Archivio mensile:dicembre 2013

Buona fine e splendido inizio

Cari tutti, anche i bloggerssss, e i relativi blogssss, vanno in vacanza e non si connettono nè condividono, ma godono di silenzio e spazi vuoti.
Ci rivediamo, strano a dirsi in un contesto virtuale, a metà gennaio.
Vi auguro di passare una buona fine dell’anno e un meraviglioso inizio, perchè la fine è importante proprio perchè determina l’inizio…
Vi lascio con una poesia che trovo perfetta per questo momento
Pace luce e gioia,
Ayurvedicamente vostra
Eleonora

Per andare alla fine del tempo
che scarpe che sandali d’aria
no null’altro
o tenero giorno che un filo sottile d’estate
attorno alla caviglia

Non è l’ombra la cosa che cerco
neppure l’umile segno
della sosta sotto i palmizi
tranquilli nè l’acqua nè l’angelo
custode delle oasi
io cerco il sentiero che dura
per sempre per sempre per sempre

(Anne Perrier)

Ultimo passo del rituale quotidiano, che potremmo chiamare dell’abbellimento.
Profumarsi stimola il desiderio sessuale e aumenta la longevità, il fascino, pacifica la mente e allontana la sfortuna.
L’uso di monili e ornamenti aumenta la prosperità, la fortuna, la longevità, la grazia e aumenta la vitalità del corpo.

Avete sempre pensato che le rape non siano eccitanti? Che le brassicacee (cavolo, verza, broccolo, cavolo cappuccio) siano poco affascinanti?

Ecco una ricetta per farvi ricredere: vi stupirete anche dal punto di vista cromatico!

Questa ricetta è ideale per Pitta, durante l’inverno.

RAPE E BRASSICACEA PITTOSE

Dosi per persone

  • 4 rape rosse medio grandi
  • 300 gr di una brassicacea stagionale ( a scelta tra cavolo cappuccio, cavolfiore, cavolino di Bruxelles, verza, broccolo)
  • 3 spicchi d’aglio
  • Ghi
  • Semi di finocchio
  • Semi di cumino
  • Pepe nero
  • Sale

Cuocete fino a completa cottura le rape in pentola a pressione. Una volta che le rape saranno cotte, fate raffreddare, spelate e tagliate a cubetti piccoli. Fatele rosolare a fuoco lento in una padella, dove avrete messo a scaldare il ghi con l’aglio, per circa 10 minuti.A parte scaldate il ghi, aggiungete i semi e cucinate la brassicacea che avrete lavato e tagliato a pezzetti piccoli. A cottura ultimata aggiungete le rape.

 

ANNUNCIAZIONE ANNUNCIAZIONE : ALLA SCOPERTA DI SE’ STESSI

A PARTIRE DAL 15 GENNAIO INCOMINCEREMO UNA NUOVA AVVENTURA, UNA CACCIA AL TESORO, AL TESORO CHE E’ LA COMPRENSIONE DI NOI STESSI.
DAL 15 GENNAIO OGNI GIORNO VERRA’ PUBBLICATO UN POST SU QUELLE CHE SONO LE CARATTERISTICHE FONDAMENTALI FISICHE & MENTALI DELLE 3 MAGGIORI COSTITUZIONI IN CUI L’AYURVEDA RAGGRUPPA LE PERSONE: VATA, PITTA, KAPHA.
SE VOLETE SAPERE COSA SIETE, SEGUITECI! DIFFONDETE!

Il rituale quotidiano n.7

Dopo che ci siamo lavati e oliati è arrivato il momento di farsi la doccia. L’acqua dev’essere possibilmente calda, per aprire i pori della pelle e far penetrare l’olio in profondità. Evitate di usare acqua troppo calda per lavarsi la testa, che dovrebbe sempre essere lavata con acqua se non fredda almeno fresca. Non occorre usare sapone, perchè le tossine e “lo sporco” del corpo sono già state rimossi dal massaggio. L’olio, infatti, lavora per affinità: sostanza grassa su sostanza grassa, che è la pelle, composta per il 90% da sostanze lipidiche. Se non si usano saponi l’equilibrio del manto lipidico rimane inalterato, senza incorrere in secchezza eccessiva o in squilibri di ph. Se si volesse comunque usare il sapone cercare comunque di non abusarne e di usarne uno il più possibile neutro.

BUONISSIMA!!!
VELLUTATA DI ZUCCHINE E CECI
Dosi per 4 persone
5 zucchine
150 gr ceci secchi
1 porro
1 cucch.no curcuma
1 cucchiaio ghi
1 manciata di basilico fresco e la metà di menta (facoltativi)
Sale
Pepe nero

Mettere a bagno i ceci per 8 ore e poi lessarli in abbondante acqua.
Tagliare le zucchine a pezzi. In una casseruola scaldare il ghi, aggiungere il porro
affettato e lasciar appassire. Aggiungere le zucchine a pezzi, far rosolare per qualche minuto, quindi aggiungere l’acqua e la curcuma. Cucinare finché le zucchine cominciano ad ammorbidirsi, aggiungere quindi i ceci lessati e finire la cottura. Frullare tutto con un mixer, Salare e pepare. Prima di servire cospargere con basilico e menta finemente tritati.

Il rituale quotidiano, n.6

Dopo essersi sommariamente lavati ed essersi liberati, ci si dovrebbe oliare tutto il corpo. L’automassaggio, per i benefici guardate la pagina riservata ai trattamenti, è l’unica pratica quotidiana che è in grado di armonizzare, equilibrare, elevare una persona non solo fisicamente ma finanche mentalmente e spirtitualmente.
L’olio migliore è quello di sesamo, ma vanno bene anche quello di mandorle e oliva, mentre quello di cocco è troppo raffreddante per cui andrebbe usato solo d’estate.
I movimenti sono dall’alto, viso, al basso, piedi inclusi, e sono di scorrimento lineare sulle estremità e di rotazione in senso orario sulle articolazioni, cioè spalle, gomiti, polsi, ginocchia, caviglie.
I movimenti rotatori si devono eseguire anche sulla pancia e sul seno, per le donne senza massaggiare i capezzoli.
Il tutto deve durare almeno 5 minuti.
Se non potete farlo la mattina fatelo alla sera, l’importante è che lo facciate: è una pratica meravigliosa!

MASSAGGIATEVI MASSAGGIATEVI MASSAGGIATEVI!